Le opere di Tania Kalimerova (Tany) sono presenti in gallerie d’arte e in collezioni private in molti paesi europei e negli altri continenti. Dal 1980 lavora in Italia ed è ormai nota, conosciuta ed apprezzata. Le sue opere vengono esposte alle più prestigiose manifestazioni internazionali di arte tessile contemporanea nel mondo. Tali affermazioni, alla luce di fenomeni propri del nostro mondo quali la facilità di spostamento, la tendenza ad un consumo estetico onnivoro, la rapidità produttiva e consumistica, potrebbero apparire “volgari” poiché la frequenza con cui una artista espone non è necessariamente indice per valutare la presenza di valori artistici ed estetici duraturi nella sua opera; non è così per l’arte di Tania Kalimerova per la quale si ha la sensazione che tali valori siano immanenti alla struttura stessa della sua espressione artistica.
L’arte di Tania Kalimerova è un’arte raccolta in se e immanentemente libera: il suo è un mondo personale distinto dalla natura e della realtà che ci circonda e tale distinzione è dichiarata con tutti i mezzi possibili dell’espressione artistica plastica, scultura per eccellenza, coloristica, fatturale e strutturale per quanto concerne l’impiego del tessile. Lavora e crea “oggi” singolari, singolarità che deriva dalla seria elaborazione analitica dei problemi artistici e tecnici e dalla conoscenza profonda di due arti affascinanti: la scultura e l’arte del tessile. Tessile scultoreo e tessile plastico, entrambi i termini sono ugualmente convenienti e ugualmente validi a definire gli obiettivi del suo slancio artistico. Indichiamo un altro tratto specifico che ci sembra contraddistinguere la sua arte: il senso del limite, così lo chiamerei, ossia quella sottile e arguta combinazione nel risolvere i problemi plastici, scultorei, con il contemporaneo corretto sfruttamento delle possibilità che offre e permette il materiale, il filo tessile. L’approccio classico alla forma scultorea astratta si estrinseca nella composizione equilibrata e precisa dei volumi e di forme combinate. La fattura, il colore, il filo e la trama del tessuto costituiscono gli elementi compositivi che edificano e condizionano la nettezza della forma, scolpiscono l’immagine, attribuiscono delle sfumature, creano, in ultima analisi, il senso contenutistico. In tale contesto scultura e filo tessile si trovano in un’eccellente rapporto di interazione e sintesi mentre il senso del limite regola e agevola la compenetrazione perfetta dei due differenti territori artistici.
L’arte di Tania Kalimerova è transizione, è incontro e fusione continua, pressoché perenne delle due arti in gioco.
L’effetto di questa singolare composizione, detto in definitiva, è indescrivibile, potentissimo, conquista. Le opere plastiche di Tania Kalimerova non hanno corrispondenze analoghe e una classifica ben definita, non rientrano nello schema del pro e del contro nei confronti della realtà, valido per tutte le altre idee della modernità.
Il mondo di questa artista non va considerato attraverso il prisma dei vari “ismi”: realismo, espressionismo e via dicendo, perché la sua ricerca ed il suo lavoro indagano e scavano in un campo che è al di là degli stereotipi. Il suo interesse è diretto a scoprire i fondamenti della percezione sensitiva dell’oggetto della conoscenza artistica; può essere annoverata tra i pochi rappresentanti dell’arte moderna che si sono dedicati anima e corpo all’elaborazione di problemi di tal genere. Il suo sforzo artistico è concentrato soprattutto sulla sensazione, in quanto facoltà della ricerca artistica, cioè nel dare risposta ad alcune fra le moltissime domande che si pone: quali sono i limiti della potenza, che cosa comprende e può proporre la sensazione sotto l’aspetto dell’interpretazione artistica…Il risultato di questa concreta ricerca artistica è pure singolare: viene abbandonato il concetto convenzionale dell’avvicinamento e dell’allontanamento del mondo reale, quello della critica e dell’apologia di quest’ultimo. Crea un’altra realtà, una realtà tutta sua che sta tutt’intera nella sua arte. I risultati di questo suo atto pressoché demiurgico sono ragguardevoli. Il “prodotto” ha in primo luogo le caratteristiche della semplicità come ogni altro oggetto del mondo reale, ma il suo emana il bagliore della pietra preziosa; la forma astratta è plasticamente tranquilla, ma il tocco visivo provoca la subitania e commovente scoperta della miracolosa potenza del filo tessile; le opere, frutto delle sue mani, della sua mente e del suo talento, si concretizzano in sculture ben equilibrate che paiono all’occhio più ricche per effetto di una struttura pittorica delicatissima ed affascinante.
Nella sua ormai lunga carriera Tania Kalimerova ha manifestato un’altra attitudine importante: la perseveranza, applicata tanto più nella sfera più delicata dell’espressione artistica, a quella dello spirito d’innovazione. Anche in questo campo è sempre mossa dalla costante tentazione di sperimentare nuove possibilità, di accertare ipotesi varie; di creare nuove combinazioni, di proporre nuovi modelli…è uno sforzo che non finisce mai.
Così, movendosi nell’orbita della costante ed accanita ricerca, la sua realtà artistica acquista le dimensioni e le caratteristiche di un universo, tutto suo.
E’ per questo che ammiriamo la sua arte e l’Artista che si svela e ci dona un universo sconosciuto e magnifico.
Prof. Boris Danailov, Direttore Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Sofia in occasione della mostra “Il Filo di Arianna”, Complesso Monumentale di San Michele a Ripa (Mibac), sett. – ott. 2005